GUIDA AI MINERALI DELL’APPENNINO MODENESE (Prima Raccolta)
Di Affranti Rino.
PRESENTAZIONE
Nulla è più importante, l’uso corretto del tempo, “perché tutti i problemi si riducono al tempo, dolore estremo, tempo non orientato” così scriveva S. Veil. A riguardo di questo mistero del tempo che ci tocca in sorte, S. Agostino affermava “Se nessuno mi interroga, lo so; se volessi spiegarlo a chi si interroga, non lo so!”. Ora “ciò che si sa se nessuno ce lo chiede, ma non si sà più se dobbiamo spiegarlo, è qualcosa su cui si deve meditare” così si esprimeva Wittgenstein. Questo uso del tempo ben si addice all’Autore di quest’opera molto importante per la conoscenza dei misteri che il sottosuolo del monte e del piano nasconde. Una parte di questo sottosuolo montagnoso (Fanano e Castelvetro) apparteneva sin dall’VIII secolo all’Augusta Abbazia di Nonantola fondata dal Longobardo Anselmo duca de Friuli. Certamente i Monaci di questo condottiero conoscevano bene i tesori nascosti nei terreni e boschi di loro pertinenza e ne avranno usufruito per opere scientifiche a vantaggio delle popolazioni a loro affidate per la cura spirituale. Lo scrutare il sottosuolo e scoprire le materie delle quali esso è composto è sempre stato per l’uomo una delle più grandi soddisfazioni . L’Opera del nostro Autore è certamente didattica nello stesso tempo, è anche scientifica e storica. Essa traccia, con grande consapevolezza, una mappa di tutti i minerali esistenti nella parte montuosa della Provincia di Modenese. La ricerca è costata al nostro Autore tempo e fatica. La classificazione del materiale, il più disparato, non è stata certamente facile. La capacità e l’umiltà dell’Autore sono state recepite dal Centro Studi Storici Nonantolani. Esso di buon grado, ha voluto inserire l’opera di questo suo socio, nella collana delle Pubblicazioni che citato Centro Studi si è prefisso di pubblicare dando con questo gesto un riconoscimento valevole dell’importanza dell’opera. Tale pubblicazione, così particolareggiata, non è soltanto rivolta alle scuole, ma anche a tutti coloro che amano conoscere la storia delle località modenesi e dei tesori del sottosuolo. In tale opera troveranno una gamma dei più svariati minerali, molti dei quali, sconosciuti agli studiosi ed ai profani. Il metodo seguito dall’Autore è quello scientifico, però è accessibile a tutti per la sua dizione. La pubblicazione è arricchita di ottime fotografie, a colori e in bianco e nero, così ben disposte, per cui l’Opera viene più che mai ingentilita e così i Lettori conosceranno una materia che sempre ha affascinato l’uomo di tutti i tempi.
Pasqua 1988
Mons. Francesco Gavioli
Il Testo
Caratteristiche
Edito da COI TIPI DELLA ELLEDI – Bologna 1988
Formato 29,5 x 21
Pagine 80
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