Il Prevosto di Santa Fosca
“Il Prevosto di Santa Fosca”: un viaggio lungo i sentieri della vita
Venerdì 18 Novembre 2016 alle ore 21 presso la Sala Verde del Palazzo Abbaziale di Nonantola (g.c.), verrà presentato, nell’ambito delle iniziative del Centro Studi Storici Nonantolani e dell’Archivio Abbaziale, il romanzo di Mons. Nardo Masetti “Il Prevosto di Santa Fosca ” (ed. Libreria del Santo – Padova – 2016). Ai lati, l’invito a partecipare e la copertina del libro.
L’impegno letterario del nonantolano Mons. Masetti risale agli anni ’90 con pubblicazione di saggi rivolti soprattutto ai giovani, sia laici che religiosi, in un “continuum” di quella sua attività di Rettore del Seminario di Nonantola e Modena e successivamente di docente di Teologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Modena. Altri suoi scritti formativi sono quei brevi racconti di Leggoerifletto alcuni dei quali l’autore riporta nel suo ultimo romanzo.
Attraverso i ricordi e dal racconto di don Arturo, il parroco di Santa Fosca, immaginario paesino dell’Appennino modenese, prendono vita e forma figure di canonici, cappellani, parroci e suore, con il loro carico di fragilità interiori presenti in ogni essere umano e che spesso mal si accordano con la loro missione evangelica. In una società in cui il processo di industrializzazione sta scardinando le tradizioni e gli antichi ritmi, le categorie dell’”essere” e dell’”apparire” sembrano le vere protagoniste così come la ricerca del proprio ruolo e funzione in ogni età e fase della vita. Le riflessioni di don Arturo si susseguono con un taglio narrativo che spesso ricorda la sottile ironia dell’Umorismo pirandelliano e la ricerca introspettiva dei monologhi di Svevo. “Il Prevosto di Santa Fosca ” ben si inserisce infatti nella narrativa nuova del XX e XXI secolo in quanto parla al lettore dei dubbi, delle crisi interiori, delle paure che coinvolgono non solo i laici, ma anche il clero. Nel difficile cammino esistenziale, don Arturo, ovvero don Nardo, ricorda al lettore che non si è mai soli, che si procede in “tandem con Cristo” verso la vera unica meta: “Colui che è tre volte Santo”.
Emanuela Marinelli
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