Autore: Claudio Ruggerini.
TITOLO: «Un grazio moltissimo per vostro grande pensiero per me». Salomon Papo e Villa Emma.
PRESENTAZIONE
Quella del giovane Salomon è sicuramente una “ferita ancora aperta” nel cuore dei tanti nonantolani (e non) che conoscono l’incredibile storia dei ragazzi di Villa Emma: 73 ragazzi e ragazze giovanissimi, ebrei, in fuga, che mentre la guerra nazifascista raggiungeva anche in Italia livelli di ferocia inaudita riuscirono a salvarsi grazie al silenzioso aiuto di una intera comunità che non li giudicò (evitandone quindi la condanna a morte quasi certa) solo perché “diversi” per lingua, religione, usi e costumi, ma li accolse e li protesse.
Si salvarono tutti tranne uno, Salomon Papo.
Non ci si può quindi non commuovere scorrendo queste pagine in cui Claudio Ruggerini, basandosi su un’attenta ricerca documentale della quale le lettere e le fotografie sono le principali fonti (non poteva essere altrimenti essendo il libro edito dal Centro Studi Storici Nonantolani) descrive gli ultimi mesi di vita di questo giovane ragazzo.
Non ci si può non commuovere perché purtroppo noi conosciamo la tragica fine della sua storia e sappiamo che Salomon non avrà un futuro.
Non ci si può non commuovere per le sue lettere, la sua calligrafia gentile, i suoi pensieri e le sue paure messe “nere su bianco” mentre leggiamo le sue parole di gratitudine verso chi lo stava aiutando per poi cogliere, dopo il settembre 1943, il cambio di toni e la sua apprensione per il mutamento di “clima politico sociale”: tutte queste cose lo rendono così umano, tanto da farcelo immaginare ancora vivo e lo trasportano insieme a noi in una dimensione concreta di vita quotidiana tale che ci si dimentica del suo essere ragazzo ebreo in fuga perché prende il sopravvento l’immagine di un giovane rimasto solo, spaventato e alla ricerca di affetto, proprio quasi fosse un nostro amico, figlio, nipote che, come giusto per un giovane di quell’età che sperava in un futuro che gli è stato brutalmente negato.
Non ci si può non commuovere anche se, come ci viene raccontato, Salomon non era più a Nonantola quando venne tratto in arresto e portato al campo di Fossoli.
La sua storia, seppur brevemente ha intrecciato quella della comunità di Nonantola e dei suoi abitanti e qui ha comunque lasciato un segno.
Grazie quindi a chi ha permesso di restituirci questa piccola grande storia nella Storia dando il giusto spazio e risalto a questa giovane vita spezzata: ciao shon Salomon – caro Salomon Papo, come scrive parlando di lui la sua amica Gerda (Gerda Tùchner) – rimarrai sempre nei nostri cuori.
Federica Nannetti
Sindaca di Nonantola
Il Testo
SOMMARIO
Presentazione
Federica Nannetti, Sindaca di Nonantola
Premessa
Giorgio Malaguti, presidente Centro Studi Storici Nonantolani
1. La persecuzione
2. L’arrivo a Spalato
3. La partenza per Trieste
4. Villa Emma di Nonantola
5. Gruppo di Salomon Papo
6. Salomon Papo a Gaiato
7. Un’amica
8. La corrispondenza
9. Nessuno ha protetto Salomon?
10. La deportazione
11. Iniziative per Salomon Papo e per i ragazzi di Villa Emma
12. Convogli di ebrei partiti da Fossoli nel 1944
Fotografie e documenti
Abbreviazioni e bibliografia
Caratteristiche
Collana Centro Studi Storici Nonantolani: “Biblioteca 80”
Editori: Archivio Abbaziale Nonantola, Centro Studi Storici Nonantolani, Collana Il Fiorino – Celloni Editore
Anno: 2023
Pagine: 69
Isbn: 9 788873872634
Formato: 17,2 x 24,2 –
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!